Quando si analizza nel profondo un’opera d’arte antica, a volte si ricercano tracce di conoscenze occulte in ogni dettaglio. La sete di curiosità permette lo studioso di rinvenire simboli e archetipi nei soggetti dipinti che così verrebbero suggeriti in modo sublimale allo spettatore. Eppure, i misteri più determinanti che l’artista condivide vengono addirittura posti in modo che siano immediatamente leggibili, ben illuminati ed evidenziati… per lo meno così appaiono a chi è mosso da un puro desiderio di verità. Al punto tale che l’immagine stessa raffigurata passa in un secondo livello e l’osservatore possa scorgere se stesso all’interno. Come la Gioconda di Leonardo Da Vinci: seppure il Louvre espone altri quadri di questo autore, anche di maggiore attrazione, i visitatori cercano la Monna Lisa e sono pronti a fare la fila per vederla. Questo non perché sanno che nascosti nel dipinto ci stanno significati esoterici ma perché il volto della Gioconda racchiude tutti i volti e ognuno ci si può… specchiare.
22/07/21
10/07/21
Il Vangelo come mezzo artistico e l'arte come mezzo evangelico
L’arte può essere considerata una vera e propria forma di comunicazione, anche se usa immagini invece che parole. La sua forza sta proprio nel poter evocare più significati non dovendo usare rigide definizioni e termini. In questo modo, i grandi artisti del passato, ma anche di oggi, ci propongono informazioni che travalicano l’immediato e il comune. Come dei veri maestri, le opere d’arte nascondono misteri e segreti che un occhio allenato non al sapere tanto ma al vero desiderio di verità, potrà in un qualche modo intercettare… Vuoi provare?
Iscriviti a:
Post (Atom)