Quest'estate, dopo essere stato
in Francia, ho trascorso una settimana con Michele a Napoli. Anche se la città
ha delle stradine dove le case danno l'idea di essere trascurate e c'è
sporcizia, tutto si somma come un mosaico di immagini ben distinte e appassionanti.
Ciascuno degli elementi che compone la "stradina" è un'immagine a sé
stante e al contempo unita al resto; la cosa affascinante, forse unica, è che
le immagini sono sovrapposte l'una all'altra con armonia - seppure trattasi di
una strada sporca o comunque qualcosa che un turista ha l'abitudine di
evitare...
Per il modo in cui realizzo le
immagini fotografiche, è stato un grosso insegnamento che vorrei influenzasse
il mio lavoro prossimo: una convivenza di molti elementi sovrapposti che sono
in grado di mostrarsi appieno e in modo marcato senza apparire nascosti,
parziali o poco chiari.
Lavoro alla scrittura di un film,
dopo mesi la sceneggiatura è terminata. Sarà probabilmente un mediometraggio,
iniziato guardando ai luoghi in cui abita Emanuele Franz e le nostre
riflessioni insieme. A volte mi sembra che abbiamo simili punti di vista sulla
realtà e ciò che non è realtà: lui li esprime con la parola e io in modo
effimero e astratto con delle immagini; forse il film ne sarà una fusione.
Il film ha come protagonista
anche la nostra regione, il Friuli, e penso che ci sia altro da scoprire nelle
zone che ho meno esplorato. Per questo motivo, cerco di vivere in un alloggio,
in affitto, in una qualche zona del Friuli; qualsiasi parte sarebbe un fuori
programma, perché non ho mai immaginato effettivamente di decidere, desiderare
di vivere nella mia regione - che per vari motivi ho sempre visto come punto di
partenza e mai di arrivo... Ora sono vicino ai magredi, e da dicembre a Udine.