26/11/20

29 Novembre 2020 "Dialogando con gli autori" convegno della casa editrice Anima Edizioni

 

Anche quest'anno, la Casa Editrice Anima Edizioni ha organizzato l'annuale convegno con i nuovi autori, tra i quali figuro anch'io. Qui il programma.

Il mio intervento si intitola Praticare il Vangelo per essere reali e sarà visibile in diretta streaming gratuita.

Vi aspetto Domenica 29 Novembre alle 14.30 su YouTube.




14/11/20

Essere felici solo quando si vivono le esperienze che ci rendono tali… È normale proprio come il voler evitare quelle che potrebbero invece far soffrire.
E anche ciò che ci fa felici, nel tempo potrebbe cambiare; oppure potremmo essere noi a vederlo in modo diverso…
Non sarebbe meglio essere felici e basta? Trovare la felicità e goderne per sempre, senza più cambiamenti o date di scadenza… Questo è molto difficile che succeda proprio perché a condizionarci è quanto ci capita. Quindi essere felici o il contrario a seconda delle esperienze che si vivono.
Come sarebbe allora una felicità se fosse piuttosto legata a qualcosa che non muta col passare del tempo, che non è dipendente da quanto ci succede attorno? Indipendente, illimitata e indistruttibile. E questa è raggiungibile allora quando non si fa affidamento per trovarla a qualcosa di esterno a noi… Sentirsi felici, soddisfatti e realizzati a prescindere che si vinca il primo premio della lotteria o si viva in mezzo a una pandemia.
È un risultato così importante per tutti noi che non ha senso non ricercarlo, procrastinarlo o ignorarlo. Cosa aspettiamo?
Praticare il Vangelo non significa diventare delle persone perbene o dei chierichetti per cui andare fieri, ma diventare uomini liberi dal dover dipendere da ciò che ci circonda per avere qualcosa in cambio. Anche qualcosa di personale e unico come la felicità.
Non si può attendere di provarci. E di volerlo.
Questo è l’unico sano desiderio che si possa avere. Specialmente ora.



11/11/20

Praticare il Vangelo per l'avventura

 I grandi Maestri della Storia non ci parlano del passato ma di come risolvere i dubbi sul futuro. Essi mettono a disposizione una conoscenza che evidentemente non si ferma a quello che si muove attorno a noi, perché altrimenti sarebbe una conoscenza rivolta a ciò che muta con il passare del tempo e delle abitudini. La conoscenza che propongono intercetta quello che non cambia, che sta più nel profondo, che riguarda noi al di là dei cambiamenti e dei condizionamenti. Una presenza di assoluto nelle nostra realtà transitoria… 

Allora l’accettare quanto capita nella vita non significa un rassegnarsi, non significa un essere contenti per quello che ci succede senza avere aspettative o desideri. La vera accettazione, che ci lancia nel futuro come raccontato dai Maestri, è possibile quando gli eventi della propria vita sono sentiti come ideali, tagliati su misura per ciascuno di noi anche se non dovessimo riuscire a decifrarli o valutarli. Anzi, meno ne diamo una spiegazione e più viene facile viverli e lasciare che accompagnino al prossimo capitolo della nostra vita. La quale, in questo modo, è un susseguirsi di esperienze imprevedibili e fuori programma. La persona che permette alla vita di indicarle la strada secondo quest’unica (non) regola è una persona che ama l’imprevedibilità e che si aspetta che la vita, non potendo essere già definita, sia scevra da destini e oppressioni. Un’avventura. Una sorpresa. Liberi anche dal dover per forza capire tutto e tenere tutto sotto controllo come se fossimo noi a essere gli unici, da soli, a portare sulle spalle l’esito di ogni cosa. Liberi allora, di seguire soltanto ciò che amiamo e amiamo fare, come se fossero la bussola da seguire, le molliche di pane per riportarci a casa. Alla sorgente. Assaporiamo insieme l’esperienza di una di queste avventuriere, Linda, grazie al suo blog “Riequilibrarsi” e che io ho conosciuto perché è una delle prime lettrici del libro che ho scritto, il Vangelo Pratico.