Per caso, l'aver trascorso il
weekend a Londra - sto per trasferirmi - mi ha spinto a riflettere sulle varie
forme di vita che la fotografia può avere quando è riprodotta, quando è
presente esclusivamente in internet o su un supporto digitale, quando si differenzia
diventando prodotto artistico e su quanto l'immaginario dell'artista possa
venire aiutato dalle nuove tecnologie. Infine, quanto internet possa
amplificare o seppellire queste opportunità.
Il caso è stato ricordarmi che ho
una montagna di foto che non ho ancora visto o utilizzato di Londra e che
risalgono al mio precedente viaggio, quattro anni fa; inoltre, questa volta non
ho scattato neanche una foto; infine, alle persone che mi avevano chiesto di
scattare per loro una foto di Londra, a mo' di souvenir, e mandargliela poi via
mail, ho spedito una di quelle foto mai utilizzate, di anni fa, cambiando la
data di creazione del file. A parte questa esperienza spicciola, in questo
periodo sto preparando una mostra, che forse farò all'Europalace hotel di
Monfalcone, utilizzando degli scatti che avevo fatto a Londra in quel viaggio
di quattro anni fa (con una modalità e una pellicola del tutto particolari) e
che ho rielaborato a più riprese nel corso degli anni così che più che
testimoniare l'esperimento londinese o quel mio soggiorno, testimoniano il mio
procedere nel percorso di rielaborazione manuale e digitale delle pellicole
successivo a quel viaggio.
Ma in tutto questo barcamenarsi
nella fotografia, in questa libertà personale e aperta a tutti (e specialmente
accessibile, all'occorrenza), si palesano, permangono le basi della
fotografia?, ovvero i principi che ne determinano l'essenza, la base e che ne
hanno fatto la storia.
In pratica, la fotografia esiste
ancora o quella che abbiamo a disposizione attualmente ne è un surrogato?, può
darsi, cioè, che non sia più tanto un mezzo per comunicare ma il messaggio vero
e proprio che viene comunicato. Da intendersi come se la fotografia fosse una
struttura di simboli che viene ereditata da generazione in generazione (di
fotografi e di tecnologia per fotografare) di cui si ha solo la parvenza del
significato che aveva all'inizio e che oggi è stata in realtà sostituita da
qualcos'altro. Come gli elementi estetici dei greci che venivano ripetuti dai
romani senza che questi ne riconoscessero il significato profondo.