13-01-2018, giorno 29, ventinovesima
foto (28,50x20cm), in vendita a 29 Euro.
Puntualizzo non solo a parole, ma
anche con le immagini una presenza assurda e contradditoria nel modo in cui si
percepisce la realtà. Per fare questo, le mie fotografie hanno alla fine un
aspetto che si potrebbe definire astratto, i soggetti a volte sembrano inseriti
come se incorporei, evanescenti. Per quale motivo, allora, deve essere presente
il corpo? Non potrebbe essere una più sensata conseguenza l’evitare di
inserirlo? Anzi, la maggiore progressione dovrebbe essere un’astrazione che non
permette neppure la decifrazione dei soggetti raffigurati.
La spiegazione è che io sono
davvero convinto di questo nonsense, e che il modo in cui possiamo rapportarci
in tale dimensione è solamente nell’utilizzare il nostro corpo. Esso quindi è
il punto di contatto, evitarlo sarebbe come presentare un libro senza le parole
stampate... Questo è il motivo per cui il corpo è praticamente onnipresente
nella mia produzione fotografica e anche il motivo per cui debba essere
rappresentato nella sua più totale sostanza, pertanto: corpi brutti, decadenti,
vecchi, gonfi e espressioni terrene e non costruite come tristezza,
compostezza, stupidità...