14/01/18

29) IL CAGNONE


13-01-2018, giorno 29, ventinovesima foto (28,50x20cm), in vendita a 29 Euro.


Puntualizzo non solo a parole, ma anche con le immagini una presenza assurda e contradditoria nel modo in cui si percepisce la realtà. Per fare questo, le mie fotografie hanno alla fine un aspetto che si potrebbe definire astratto, i soggetti a volte sembrano inseriti come se incorporei, evanescenti. Per quale motivo, allora, deve essere presente il corpo? Non potrebbe essere una più sensata conseguenza l’evitare di inserirlo? Anzi, la maggiore progressione dovrebbe essere un’astrazione che non permette neppure la decifrazione dei soggetti raffigurati.
La spiegazione è che io sono davvero convinto di questo nonsense, e che il modo in cui possiamo rapportarci in tale dimensione è solamente nell’utilizzare il nostro corpo. Esso quindi è il punto di contatto, evitarlo sarebbe come presentare un libro senza le parole stampate... Questo è il motivo per cui il corpo è praticamente onnipresente nella mia produzione fotografica e anche il motivo per cui debba essere rappresentato nella sua più totale sostanza, pertanto: corpi brutti, decadenti, vecchi, gonfi e espressioni terrene e non costruite come tristezza, compostezza, stupidità...


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