"un ricotruttore è in un
qualche modo un regista "per procura"".
Ray Edmondson, Etica e principi
del restauro.
L'ambizione di portare
un'immagine a un probabile stato successivo ha come conseguenza la creazione di
nuove realtà percettive. Tutte le operazioni verso questo intento ingrandiscono
la separazione tra la condizione futura dell'immagine e il suo aspetto di base,
di partenza che possiamo definire come "modello",
"prototipo". Il risultato di un simile intervento bisogna
considerarlo uno sviluppo, che realizzo elaborando l'immagine: attraverso una
privazione o un sovraccarico di informazioni. Da un punto di vista teorico,
questo processo può essere paragonato a un'ulteriore scrittura accostabile per
somiglianza a quella che già esiste nell'immagine di partenza (primitiva o meno
evoluta), di cui essa intende esserne l'evoluzione. D'altra parte, se non ci si
avventura in tale impresa, sarebbe come ammettere che si possa per davvero
bloccare una porzione della realtà in un'immagine (seppure le nostre percezioni
non sono in grado di afferrarlo e quindi affermarne l'esistenza), e non solo:
congelare anche la stessa immagine in un dato istante della sua esistenza (del
suo progressivo invecchiamento (di senso e di materia), della sua collocazione
nel contesto...), e far finta così che non abbia una storia. Proprio come
avviene quando cerco di sforzarne il corso.
Si può dire che il mio modo di
rielaborare un'immagine è da una parte smantellamento e cancellazione delle
qualità palesi, come un bisogno di ribaltamento o meglio di creazione (ex
novo), dall'altra è pratico a un'attualizzazione che si deve in un qualche modo
affrontare (anche solo per sperimentare la realtà o la personale percezione di
essa) e a un suo riconoscimento nel/per il presente.
Certe volte, ho il sospetto di
essere ossessionato dalla fotografia, ma risolvo rendendomi conto che le foto
(e qui si intende esclusivamente le stampe fotografiche) non sono immagini
statiche, ma in movimento. Sono viventi, delle creature, come degli animali:
carichi di espressione (per non dire personalità), crescita, ciclicità, chimica
che reagisce ed errori incorreggibili. Maggiormente rispetto a un'altra pratica
artistica che è più statica (compresa la pittura), e anche rispetto ai prodotti
digitali, informatici, ai robot fantascientifici, le fotografie possono essere
trattate come un'altra specie vivente.
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