I grandi Maestri del passato ci ripetono che ogni cosa è perfetta, che tutto è esattamente come deve essere. E tutti arriveremo ad affermare che la vita è una meraviglia, perlomeno quando ogni cosa ci va bene; ma quando le cose non vanno come devono andare? Forse ai grandi Maestri e Mistici non è mai capitata una giornata “no” e che i loro piani trovassero sempre realizzazione?
Non è che forse siamo noi a vedere l’esistenza in un modo diverso? Chi ha ragione?
La ragione ce l’hanno tutt’e due, perché i primi hanno vissuto effettivamente una vita splendente come raccontavano mentre i secondi hanno vissuto con l’ansia di perdere il bello ottenuto, proprio come temevano.
Insomma, chi dei due vive un’illusione? Chi se ne deve svegliare? È giunta l’ora che i primi aprano finalmente gli occhi e si accorgano che la vita non è mai sempre uno splendore oppure che i secondi considerino l’idea che vita e problemi non sono la stessa cosa…?
A tutti ogni tanto succede qualcosa per il verso sbagliato, anche a un grande maestro, a uno che ha aperto gli occhi sulla vita; eppure questi non perde la serenità. Non pensate che la differenza stia proprio in questo? Cioè nel modo di reagire, nel modo di dare importanza e valore alle cose.
Come reagite voi quando sorge qualche problema?
Se fate attenzione noterete che la reazione di solito è il volere che le cose tornino a com’erano prima del problema. Anche per voi è così? Anche per voi, quando qualcosa non va vorreste che vi venga restituito com’era prima, com’era quand’era tutto ok? Così, se una cosa non va, come una relazione, un lavoro, la considerazione da parte degli altri… la rivolete come quando andava bene, oppure ne volete un’altra, nuova di zecca.
Mi potreste dire che questo è normale, che è così che si va avanti con la vita; ma qui non si parla di andare avanti, in realtà si chiede se nel modo in cui si vive, si è anche felici e realizzati. Ma comunque avreste ragione: è così che si vive di solito… se una cosa si rompe, se ne pretende un’altra nuova, non si vuole sapere perché si è rotta; se ci si ammala, ci si aspetta che la malattia svanisca, non si vuole conoscerne l’origine…
E che cosa succede quando si può passare a qualcosa di nuovo buttando finalmente alle spalle ciò che non andava? Che il problema è stato risolto? No, ci si sente solo sollevati. Fuor di metafora: volete cercare cose nuove che vi diano sollievo quando quelle che vivete non sono felici o volete essere felici e basta, a prescindere da quale che accade?
Praticare il Vangelo toglie il sollievo.
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