10/08/20


Ciao, sono tornato ora da 10 giorni di vacanza, spero che anche le tue ferie siano state piacevoli come le mie.

Nel corso del viaggio, mi sentivo incuriosito per qualsiasi cosa mi si parasse davanti... capita a tutti, vero? Specialmente quando si va in un posto mai visto prima.

Sono stato così attirato da tante novità e sorprese che avevo l’impressione di non poterle comprendere del tutto. E addirittura che alcune mi sarebbero sfuggite.

Ma questo è normale se si vuole vivere un’esplorazione, un visita conoscitiva di luoghi mai incontrati. Come si potrebbe infatti compiere un viaggio di questo tipo sapendo già cosa ci si aspetta? Sarebbe piuttosto un semplice andare da un’altra parte…

Addirittura, in un viaggio si è un po’ obbligati a modificare le proprie abitudini. Se no, sarebbe un fare sempre le cose consuete cambiando solo il contesto, la scenografia sullo sfondo.

Invece, il vivere situazioni diverse, fare nuove esperienze, ricevere così stimoli fuori programma che potrebbero arricchire intimamente il viaggiatore, sono fattori talmente importanti per il benessere da far da sempre considerare il turismo come un vero e proprio bisogno. E non un semplice divertimento o intrattenimento. 

Tutti siamo consapevoli di ciò perché, in un modo o in un altro, siamo nelle condizioni fortunate di poter staccare dalla routine ogni tanto. Opportunità che, come sappiamo, non è scontata: non lo è stato di certo per chi viveva altre epoche e, purtroppo, non lo è oggi per chi è inserito in ambienti che pongono troppi limiti.

Ora voglio farvi notare che vivere esperienze sempre nuove e mutevoli è la caratteristica stessa della vita. Non solo di un viaggio perché ci porta altrove; anzi, possiamo proprio dire che la vita stessa è come un viaggiare. 

Potreste dire che la vostra vita è un viaggio?

Ovvero, nel corso della vostra quotidianità, cercate di dirigervi verso la novità, l’inedito, l’inaudito, l’ignoto…? Oppure utilizzate quello che già conoscete come punti di riferimento da usare per le scelte e le preferenze?

Io ricordo che durante le vacanze cerco sempre di dirigermi verso dove non so cosa troverò: quest’estate sono stato in un’isola della Grecia e ogni giorno andavo su una spiaggia diversa e così via quando visitavo i villaggi o pensavo a cosa avrei mangiato a cena…

La vera vita è quella che ci aspetta finita la vacanza o è invece quella che viviamo durante la vacanza?

Ovviamente non si vuole criticare il modo in cui uno decide di vivere e le scelte personali, ma con un tono leggero si vuole far riflettere: quando si è in viaggio (come io in Grecia, fino a poco tempo fa) sarebbe lo stesso se ci si recasse sempre nella stessa spiaggia, se ogni giorno si visitasse lo stesso villaggio e mangiato al solito tavolo con il solito menù?

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