04/06/14

Da ormai cent'anni e più, ogni momento importante della nostra Storia è stato testimoniato da resoconti fotografici. L'introduzione della fotografia ha permesso di ricordare e trasmettere un evento con una immagine: a volte anche una sola foto ci ricorda un fatto preciso (una guerra, una vittoria, una crisi...) o la mettiamo come somma di esso.
Seppure stiamo vivendo in un periodo che viene considerato di passaggio epocale, ovvero una tale crisi da modificare molto delle abitudini e delle strutture sociali di alcuni Paesi, non emerge alcuna immagine fotografica che lo sappia raccontare o riassumere. Se si cerca fra le foto scattate negli ultimi anni, si trova un sacco di materiale che non ha a che fare con quanto si vive quotidianamente o quanto racconta la cronaca o i personali sentimenti... La principale spiegazione a ciò è che probabilmente dobbiamo aspettare che passino degli anni, ad esempio che si esca dall'attuale crisi, per poter riconoscere un'immagine che ne sia stato l'emblema; eppure io trovo che il motivo possa essere un altro: la tecnologia adoperata nella fotografia che aumenta esponenzialmente la quantità di immagini prodotte e la loro facilità di diffusione non permette di scegliere cosa scattare e di criticare gli eventi. In altre parole tutto viene spalmato in un modo monotono e piatto.
Ora che ho una reflex digitale tra le mani, voglio cercare di tenere a mente, quando sto per scattare una foto, che inserendo una qualsiasi parola in un motore di ricerca, ti puoi trovare affiancata la foto di un bombardamento con il ritratto di un bambino al suo battesimo...
Bisogna tener presente che gli eventi storici, finora, modificavano le persone e modificavano anche il loro modo di percepire la realtà, pertanto anche le foto cambiavano (cent'anni fa, per la prima volta, un accadimento che poteva rimanere lontano dalla gente e quindi dalla realtà, come il fronte di una battaglia, diventava quotidiano perché le persone vedevano immagini di cadaveri trucidati sui giornali, ecc.). Oggi non potremo più vivere questo cambiamento: il digitale, come già detto in qualche post passato, immobilizza.

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