06/06/14

Capita spesso, progettando una serata per Kriptoscopia, di dover lavorare in corsa, vale a dire che il programma può cambiare improvvisamente perché chi si pensava che avrebbe partecipato non ci sarà più, o un'attrezzatura non la potremo usare...: ci si deve sempre improvvisare facendo il meglio con quello che si ha a disposizione. Per me è uno stress perché devo riuscire comunque a mantenere l'atmosfera, il ritmo, l'immaginario che voglio evocare. E succede quasi sempre. Alle volte mi sento frustrato perché vorrei avere a che fare con professionisti e non con gente che non si combina. Cioè che se assegni un ruolo, la persona lo impersonifica e stop. Però preferisco così, una maniera imprevedibile diciamo, che ti obbliga a creare senza pause modificando anche la traccia di partenza. Credo che sia questo il segreto creativo di questo progetto.
Ci sono state performance in luoghi in cui non ci siamo mai recati: era stato solo un lavoro di flyer; altre in cui abbiamo dato disdetta perché la performance era l'andare a scusarsi per la serata buca...

Par mi, non lassaria star.

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